Little Black Dress: origini e caratteristiche del vestitino nero
Little Black Dress: origini e caratteristiche del vestitino nero

Il Little Black Dress (LBD), letteralmente il Piccolo Vestitino Nero, è un grande classico della moda femminile, che si adatta proprio a ogni stagione: è perfetto in estate – perché colore e taglio permettono di valorizzare forme e abbronzatura – ma è elegante, sofisticato e raffinato anche durante le parentesi più fredde dell'anno. È un “usato garantito”, un colpo sicuro, un alleato che moltissime donne tengono nell'armadio perché capace di salvare una serata anche quando proprio non ci si vede bene con niente addosso.

Pochi sanno, però, che le origini di questo capo di abbigliamento iconico sono piuttosto antiche: vediamole!

Dall'arte alla moda: un taglio col passato

Il primo a poter vantare la realizzazione di un Little Black Dress a dir poco scandaloso è il pittore John Singer Sargent che – fra 1883 e 1884 – si impegnò a realizzare il ritratto di Virginie Amelie Avegno, intitolato Madame X. Il dipinto, meraviglioso, ritrae la donna frontalmente, in una posa morbida, elegante e seducente: il vero protagonista del quadro è però sicuramente il suo abito, lungo, nerissimo, con spalline gioiello.
Al Salon, questa scelta compositiva (Sargent aveva selezionato personalmente il vestito che la Avegno aveva indossato) fece storcere più di un naso: la scollatura era troppo audace, la spallina troppo maliziosa e il nero era ancora il colore del lutto.
Un duro colpo per la morale dell'epoca: lo sdegno generale obbligò l'artista a ritirare l'opera dalla mostra.

Di lì a pochi anni, però, qualcun altro raccolse l'eredità di Sargent, sdoganando definitivamente l'uso del nero: Coco Chanel – a partire dalla seconda metà degli anni '20 – utilizzò il suo vestitino come ribellione a un passato di pizzi e merletti, che costringeva le donne a un abbigliamento scomodo e piatto. Il suo modello, e i modelli del contemporaneo Jean Patou, erano austeri e semplici, ma anche super sofisticati e versatili, perfetti proprio per chiunque.
Ed ecco svelato l'obiettivo della stilista: democratizzare l'eleganza, trascinando la moda femminile nella modernità.

È solo con la collezione “New Look” di Dior (1947) che il Little Black Dress entra, però, definitivamente nell'immaginario collettivo: vengono presentati abiti diversi, con tessuti diversi, tagli diversi e adatti a corporature, età e gusti differenti. Il mondo del LBD si apre a tutte le donne interessate a rivoluzionare il proprio stile con un unico, semplicissimo, capo.

La moda chiama, il cinema risponde

Come è facile immaginare, il Piccolo Vestitino Nero – nuova audace proposta della moda francese – non impiegò molto a sbarcare a Hollywood: gli abiti neri erano comodi, perfetti per tutte le attrici e, soprattutto, risaltavano nel modo giusto sulla pellicola in bianco e nero, brillanti e misteriosi.
Il LBD divenne prestissimo la divisa della femme fatale, della protagonista anticonformista e della donna autonoma e di forte carattere.

Due esempi?
Pensate ad Anita Ekberg ne La Dolce Vita, eterea e affascinante mentre fa camminare la sua Sylvia di nero vestita dentro alla Fontana di Trevi (in un abito pensato dalle Sorelle Fontana), oppure alla Holly Golightly di Audrey Hepburn mentre addenta un croissant davanti alle vetrine di Tiffany, completamente fasciata dall'iconico tubino Givenchy, che non ha bisogno di nulla se non di accessori preziosi... un semplice vestito può cambiare totalmente la nostra percezione e la nostra immagine!

Non solo cinema

Ma un Little Black Dress può diventare anche un'arma dall'immenso potere.
Lo sapeva bene Lady D che – nel giugno del 1994 – si presentò al party alla Serpentine Gallery indossando il suo ormai famosissimo Revenge Dress: un abito nero, dalla scollatura audace ma non volgare e dal taglio perfetto per esaltare l'altezza e le forme della Principessa.
La scelta di questo capo non fu casuale: contemporaneamente, infatti, su tutte le tv stava andando in onda la confessione del Principe Carlo, che per la prima volta ammetteva pubblicamente il suo adulterio. Lady D voleva apparire sicura, forte, sexy, al di sopra di ogni gossip...e ci riuscì!

Tutti questi elementi contribuiscono a spiegare il successo di questo capo di abbigliamento: un LBD è versatile, indicato per ogni occasione, comodo, elegante, raffinato, seducente, affidabile e contribuisce in maniera incredibile all'autostima. Indossandolo non si può sbagliare!

Anche oggi il Piccolo Vestitino Nero resta un elemento irrinunciabile del guardaroba femminile, coniugato in modo moderno e abbinato ad accessori e stili nuovi, in un casual che sembra non curante, ma non lo è!

E tu hai un Little Black Dress?
Abbinalo così: borsa simpatica di piccole dimensioni, magari con i manici rigidi + sneakers basse e divertenti + calzino Beepop in vista sulla caviglia.
Otterrai un outfit attuale, pratico e perfetto per l'estate!

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