Il termine armocromia è diventato particolarmente popolare negli ultimi anni, soprattutto grazie alla spinta di esperti del make up e dell'abbigliamento: navigando su internet è possibile trovare piccole guide, schemi riassuntivi, persino test online, utili a individuare per sommi capi quale sia la nostra “stagione”.
Non tutti sanno che questa teoria non è, però, poi così recente: le sue origini, infatti, risalgono a quasi 100 anni fa e si ricollegano strettamente a un'altra teoria che abbiamo già visto in un articolo passato.
Ma partiamo dall'inizio!
Armocromia: le origini
L'armocromia (o Analisi del Colore) inizia a diffondersi nel corso del '900, con l'avvento del cinema a colori: le nuove possibilità garantite da questa tecnologia in ascesa obbligarono gli esperti e gli addetti ai lavori a fare piccoli esperimenti per capire quali tonalità e quali abbinamenti potessero risultare più naturali sulle pellicole di nuova generazione.
Qualche anno più tardi, nel 1961, fu poi Johannes Itten (che abbiamo già incontrato nella nostra guida semi-seria per abbinare i colori) a pubblicare il testo “L'Arte del Colore”: il volume permise al docente della famosa Bauhaus School of Art tedesca di perfezionare la teoria studiata dal mondo cinematografico.
Nel suo studio, Itten distingueva ed elencava i colori per variazioni chiare/scure e per temperature calde/fredde, identificando colori primari e secondari: da qui le basi per la categorizzazione in stagioni.
Le stagioni dell'Armocromia
Partendo da questa distinzione fra colori, l'armocromia individua quattro stagioni:
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Inverno: colori scuri freddi (come il cielo nuvoloso, la neve e il mare nei periodi più freddi...)
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Autunno: colori scuri caldi (come l'arancio delle zucche, il rosso delle foglie cadute, il marrone delle castagne...)
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Primavera: colori chiari caldi (come il verde dei prati rigogliosi o i colori dei fiori appena sbocciati...)
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Estate: colori chiari freddi (come l'azzurro del mare e dei cieli tersi, il viola della lavanda...)
Ogni stagione raggruppa colori accomunati da queste caratteristiche e, secondo la teoria, appartenere a un gruppo o all'altro significa “dover” scegliere fra le proposte per trovare tonalità che possano davvero starci bene.
Ma come possiamo capire a quale stagione apparteniamo?
Di che stagione sei?
Il modo più semplice per intuire a quale stagione apparteniamo sarebbe osservare il colore della pelle (e il suo sottotono), dei capelli e degli occhi, ma non mancano piccoli test per cercare di orientarsi.
Prendi – per esempio – un tessuto dorato e uno argentato (in alternativa, potete utilizzare dei gioielli di diverso colore): se l'oro fa risaltare i tuoi colori appartieni quasi sicuramente a una stagione calda; se è l'argento a donarti di più, devi spostarti sulle stagioni fredde.
In conclusione
Come per il nostro articolo precedente, anche in questo caso noi preferiamo non prendere troppo alla lettera le teorie sul colore.
Beepop significa libertà: indossa tutti i colori che vuoi, a prescindere da guide e raggruppamenti!
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